Lacco Ameno

Lacco Ameno è il più piccolo comune dell’isola (2,07 Kmq), ma anche uno dei più densamente popolati: 4.212 abitanti (1991). E’ uno dei più caratteristici centri turistici costieri, rinomato per le sue terme, per la necropoli antica, per le spiaggie di San Montano, per il famoso Fungo di natura vulcanica. Due le località principali: Fango e Pannella. Ma ci sono anche Campo, fundera e Lacco.

IL PAESE: Adagiato sulla costa, percorso longitudinalmente da via Roma e dal Corso Angelo Rizzoli, Lacco di divide in tre parti: il centro marino, la zona interna, e il monte Vico, con la baia di San Montano ed il promontorio di Zaro. Il comune è compreso tra circonvallazione a mezza costa, che prosegue poi per Casamicciola, ed il mare; è dominato dalla straordinaria e curiosa presenza del Fungo, o Pietra di Lacco, il masso che si vuole precipitato dall’Epomeo, e che è da sempre l’emblema della cittadina.

L’AMBIENTE: Anche se è il comune più piccolo per estensione, in Lacco Ameno è concentrata una quantità di valori, di colori, di motivi.

Situato nell’isola d’Ischia, occupa la parte nord-occidentale dell’isola e si estende lungo il mare e sulle prime pendici del Monte Epomeo. Confina a Est con Casamicciola Terme e a Ovest con Forio.
Il nome Lacco secondo la maggior parte degli studiosi deriva dal greco lakkos che significa pietra. Il 18 novembre 1862 il Consiglio comunale, presieduto dal Sindaco Carmine Mennella, chiedeva al re Vittorio Emanuele II l’aggiunta dell’aggettivo “Ameno” al nome Lacco.

Tra Cultura, Arte ed Evasione…

IL FUNGO
Un masso “esploso” durante un eruzione di migliaia di anni fa dall’Epomeo e rotolato fino al amre. Il Fungo, nel mezzo della baia di Lacco Ameno, è stato scolpito dalle onde e dal vento.

PIAZZA SANTA RESTITUTA
E’ la piazza pricipale del paese. Lì sorge, sui resti della Necropoli pagana e cristiana, la prima chiesa, che risale al IV sec. d.C.

CHIESA DI SANTA RESTITUTA
Tela di Ferdinando Mastroianni, tela raffigurante la Madonna del Carmine, Sant’Agostino e Santa Restituta sulla barca spinta da angeli. Ai lati della tela, quadri di Filippo Balbi. Sulla sinistra troviamo l’altare e relativa statua del Cuore di Gesù; altare e tela della Santissima Trinita’ (sec. XVIII); talvolta Lacco Ameno – fulgoraffigurante la Vergine del Carmelo con il Bambino Gesù (1560). Sulla destra tela di Sant’Agostino, altare con tela della Presentazione al Tempio (sec. XVIII); altare con statua di San Giuseppe; Crocifisso (1500).

SCAVI E MUSEO DI SANTA RESTITUTA
All’interno sono conservati cocci, un telaio casalingo con pesi originali, giocattoli in argilla, statuette votive e vasi dipinti con fiori e frutta, brocche per il vino ed ampolline di profumo.

VILLA ARBUSTO
Villa costruita da carlo d’Acquaviva, Duca D’Atri, nel 1785, sui luoghi di antichissimi insediamenti umani risalenti all’età neolitica e all’età del bronzo.

MUSEO E SCAVI DI SANTA RESTITUTA
Il Museo, al quale si accede dal cortile della Chiesa, occupa un’area di circa 1550 mq., distinta in due piani. Il piano superiore comprende tre sale con l’esposizione di suppellettili, ex voto d’argento, dipinti, paramenti sacri, pastori da presepio, reliquiari, croci processionali, messali, statuine del Sette/Ottocento napoletano, ceramiche medievali. L’area archeologica sottostante e’ suddivisia in quattro settori. Potete richiedere la guida di recente pubblicazione di don Pietro Monti, che è un utilissimo itinerario storico-archeologico, alla scoperta della basilica, del museo e degli scavi.

I SETTORE
E’ la zona industriale greca con impianti di fornaci, officine per la lavorazione dell’argilla, vaschette di decantazione databili tra il VII-II sec. a.C.
II SETTORE
Troviamo mura in opera reticulata, visibili sul fondo; altri sepolcri intagliati sul pavimento romano e un altarino di pietra locale che protegge un’urna con reliquie di S. Restituta.
III SETTORE
Ampia sala sotterranea sistemata a museo: raccoglie i segni della presenza e della vita dei primi coloni greci.
IV SETTORE
Cimitero cristiano sub-divo. Attorno all’aria cimiteriale si ammirano i numerosi sepolcri che si sovrappongono su di un triplice piano.