Casamicciola Terme Ischia

Casamicciola Terme localita’ rinomata per le sue acque termali da tempi remoti. Oggi essa presenta importanti funzioni scolastiche, un porto turistico-commerciale in via di completamento, valida alternativa capace di decongestionare il porto d’Ischia. Ha una superficie di 5,60 Kmq ed una popolazione che non supera i 6.850 abitanti. Si sviluppa dal mare fino ad una altitudine di 327 metri. Casamicciola si e’ formata attorno a cinque agglomerati: Maio, Gran sentinella, Bagni, Marina e Perrone.

IL PAESE: Casamicciola e’ anche mare, e’ passeggiare lungo le esili spiaggette, davanti al porto, a Piazza Marina. Il porto e’ formato da un lungo molo banchinato, a due bracci, nel quale attraccano i traghetti. Nello specchio d’acqua antistante il lungomare ammarano i piccoli idrovolanti che collegano l’isola con il continente.

L’AMBIENTE: Tutto collina, terme e mare, Casamicciola conserva insospettati luoghi collinari e rurali, nelle zone piu’ interne, alle quali si accede attraverso stradine che obbligano all’esercizio della pazienza automobilistica. Un’atmosfera che trascina alla trnquillita’; un aricchezza di acque sorgive termali ottime per numerose cure.

Alcuni fanno derivare il toponimo Casamicciola da Casa Nìsola, dal nome di una vecchia matrona eritrese, Nisola, che, inferma, fu qui abbandonata trovando guarigione nelle acque termali del Comune. Altri da Casamice cioè luogo di funghi, altri ancora da Casa in insula. Nel 1956 a ragione dell’abbondanza delle sue acque termali assunse l’appellativo Terme.
Il comune di Casamicciola Terme è situato nel versante settentrionale dell’Isola d’Ischia. Dal punto di vista storico rappresenta il comune dell’isola con la più antica vocazione turistica. Originariamente, oltre all’amenità dei luoghi, il richiamo turistico proveniva dalla presenza di molte fonti di acqua termale, che i casamicciolesi sapientemente sfruttano da tempi immemorabili.
Fino alla fine dell’Ottocento il centro principale del paese, ove si collocavano la quasi totalità delle strutture termali e alberghiere, era situato nella parte collinare. Un nucleo importante era situato a piazza Bagni e nelle zone limitrofe, ma la maggior parte degli alberghi era situato tra la località Sentinella e piazza Maio, che era anche la sede della parrocchia e della piazza principali. Dopo il disastroso terremoto del 1883 che praticamente rase al suolo il comune, il centro cittadino fu spostato nella parte bassa. In questa zona, infatti, furono costruiti due rioni, composti essenzialmente di baracche, per accogliere i senzatetto. Un rione aggiuntivo fu costruito nella località di Perrone. Questo spostamento dalla parte alta a quella bassa del paese, comportò anche lo spostarsi del centro cittadino, che tuttora rimane intorno a piazza Marina.
Il turismo a Casamicciola all’origine era quindi essenzialmente legato alla presenza di stabilimenti balneo-termali che, fino a tutti gli anni sessanta, erano i più rinomati dell’isola e forse di tutta la Campania. Lo stabilimento termale storico per eccellenza era il Pio Monte della Misericordia, fondato nel 1610. Situato originariamente nei pressi di piazza Bagni, fu ricostruito in riva al mare dopo il terremoto. Questa istituzione caritatevole ha fornito, per molti secoli, i benefici delle cure termali ai poveri napoletani, che vi si potevano curare ricevendo gratuitamente, oltre alle cure termali, vitto e alloggio per un periodo di 15 giorni a persona. La struttura, ricostruita dopo il terremoto del 1883, è stata attiva fino alla fine degli anni sessanta per poi cadere in disuso, restando in uno stato di totale abbandono in cui versa tuttora. Attualmente è ridotta a dei ruderi visibili appena si arriva nel porto. Altra attività tradizionale degli abitanti di Casamicciola era l’agricoltura, pian piano soppiantata dal turismo. La perdita dell’identità agricola del paese ha di fatto coinciso con l’avvio del turismo di massa, avviatosi negli anni sessanta e mai più fermatosi nel suo sviluppo caotico. Tale sviluppo ha interessato tutta l’isola e i terreni agricoli sono stati pian piano soppiantati da ville, alberghi, pensioni e seconde case, riducendo ai minimi termini le aree ancora coltivate.

Tra Cultura, Arte ed Evasione….

OSSERVATORIO GEOFISICO (localita’ Sentinella)
Conserva strumenti antichi per la rivelazione dei terremoti ed una singolare vasca sismica ideata dallo scienziato Giulio Grablovitz.

PIAZZA MARINA
Centro Economico e sociale del comune. Monumento ai caduti e statua a Vittorio Emanuele II; epigrafe marmorea dedicata al norvegese Enrico Ibsen (a Casamicciola scrisse il famoso dramma Peer Gynt).

CONGREGAZIONE S. MARIA DELLA PIETA’
Sull’altare di marmo interessante tela ad opera del Vaccaro. Statue di San Giovanni, della Madonna, di San Gabriele, del Cuore di Gesu’, di San Giuseppe, di Cristo Risorto e dell’Addolorata in sacrestia. Sulle paareti,in alto, tele raffiguranti i sette dolori di Maria.

PIAZZA BAGNI
Al centro di numerosi stabilimenti balneo-termali e vicino al bacino termale del Gurgitello. Alla via Ombrasco, e’ situata una cappella dedicata a San Francesco d’Assisi.

L’OSSERVATORIO GEOFISICOCasamicciola Terme – Porto
L’istituzione di unOsservatorio geofisico sull’isola d’Ischia fu avviata dal padre Barnabita Denza, utilizzando locali accessori della Chiesa parrocchiale del comune di Casamicciola, allora in piazza Maio. Ma il primo Osservatorio Geofisico e’ quello che fu costruito a Casamicciola e che vide direttore Giulio Grablovitz, ma che per oltre due decenni (1902-1923) lo Stato non provvide a rinnovare ed a fornire di attrezzature secondo le esigenze ed i progressi tecnici. Ne propugnarono il ripristino ed il potenziamento il prof. Placido Ruggiero, ingegnere capo del servizio idrografico del genio Civile per la Campania, ed il prof. Cristofaro Mennella, che prese ad elaborare i dati raccolti dal Grablovitz e rimasti per lungo tempo semplicemente come materiale di archivio, traendone preziose conoscenze sulle caratteristiche climatichedell’isola. E’ l’inizio di una battaglia che ancora oggi continua per lo studio delle cospicue risorse naturali dell’isola d’Ischia nei settori del termalismo e del climatismo. Nel 1951 l’Ufficio centrale di meteorologia affido’ al prof. C. Mennella la direzione dell’Osservatorio geofisico, ed il bisogno di un potenziamento veniva propugnato ancora nel 1954, quando lo stesso Mennella si faceva promotore di un Centro sperimentale di idroclimatologia per avviare ricerche sistematiche del clima dell’isola d’Ischia. Ma anche questa volta non si giunse a concretizzare tali aspirazioni; e restarono inascoltati ulteriori appelli che chiedevano di intervenire in merito all’istituto isolano e di avviarne l’attivita’, che riveste rilevanza ed importanza sotto l’aspetto scientifico, termale turistico.